• Cosa cambia con la nuova riforma fiscale?

    Iniziano a delinearsi le linee guida su cui si svilupperà la legge delega di riforma del Fisco che il Governo è in procinto di variare.

    I possibili tempi della delega dovrebbero essere:

    1) Varo del disegno di legge delega: marzo 2023;

    2) Approdo in Parlamento e approvazione: maggio 2023;

    3) Adozione dei decreti delegati: entro 24 mesi.

    Passando ai principi su cui si baserà la riforma, occorre distinguere tra quelli nazionali e quelli internazionaliPer quanto riguarda i primi, uno dei principi è quello di stimolare la crescita attraverso una migliore efficienza della struttura delle imposte e, al contempo, di ridurre il carico fiscale.

    Ci si riferisce all’intento di:
    1) Semplificare gli adempimenti dichiarativi;
    2) Razionalizzare il sistema tributario emanando norme qualitativamente migliori anche mediante la raccolta in testi unici e codici, sfruttando in modo efficiente le banche dati e eliminando i micro-tributi;
    3) Prevedere nuove misure per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale.

    Per quel che riguarda, invece, i principi di derivazione internazionale, si punta su:
    1) un migliore adeguamento del sistema tributario nazionale a quello UE e internazionale;
    2) la revisione della disciplina della residenza fiscale sia delle persone fisiche che giuridiche;
    3) gli incentivi per i nuovi investimenti con capitali esteri.

    Il punto di partenza, secondo il disegno di riforma, è quello di rendere lo Statuto dei diritti del contribuente una legge generale tributariaCome è ben noto, lo Statuto contiene alcuni principi fondamentali quali la chiarezza delle norme tributarie e degli atti e la tutela dell’affidamento e della buona fede per i contribuenti, giusto per citarne alcuni. Ebbene, seppure contenuto in una legge dello Stato (Legge n. 212/2000), esso viene continuamente disatteso.

    Nella delega, pertanto, si vuole intervenire:
    1) rafforzando l’obbligo di motivazione degli atti impositivi e valorizzando il principio del legittimo affidamento del contribuente;
    2) razionalizzando la disciplina degli interpelli e potenziando l’istituto dell’autotutela;
    3) introducendo una disciplina generale delle invalidità degli atti impositivi e del contenzioso.

    IRPEF
    La riforma della tassazione delle persone fisiche è uno dei capitoli più importanti della delega. L’intento è quello di confermare il principio costituzionale di progressività puntando a:
    – Ridurre la pressione fiscale (si parla di 3 scaglioni e aliquote più basse) nel breve periodo e puntare alla flat tax per tutti nell’arco della Legislatura;
    – Revisionare le oltre 600 tax expenditures (lavoro già iniziato da alcuni anni e, fino ad oggi, mai portato a termine);
    – Equiparare la no tax area per i dipendenti e i pensionati: infatti, oggi, mentre i primi hanno una no tax area fissata a 8.174 euro, per i secondi è a 8.500 euro.

    Infatti, l’obiettivo è quello di rivedere tutte e 6 le categorie di reddito attualmente soggette ad IRPEF.

    IRES
    La tassazione delle società è interessata da una importante rivoluzione: con il debutto, dal 1° gennaio 2024 della “global minimum tax” ovvero dell’imposta globale minima per le multinazionali pari al 15%, per rendere più attrattivo il nostro sistema fiscale, si punta ad una nuova IRES a due aliquoteSi pensa di introdurre una aliquota ridotta rispetto a quella ordinaria del 24% per la quota di reddito destinata, nei due anni successivi, a investimenti qualificati e/o a nuova occupazione. A controbilanciare tale novità ci sarebbe la razionalizzazione ed eliminazione dei crediti d’imposta attualmente in vigore.
    Altri interventi sull’IRES interesseranno:

    – La revisione della deducibilità degli interessi passivi;
    – Il riordino del regime di compensazione delle perdite fiscali per tener conto dei recenti principi espressi dalla Corte di Giustizia UE.

    IRAP
    Per l’IRAP, si intende proseguire nel percorso già iniziato di abolizione dell’imposta, dando priorità all’abolizione per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti e, al contempo, trasformandola in una sovra imposta IRES.

    IVA
    In campo IVA, accanto alla razionalizzazione delle aliquote e delle operazioni esenti, si punta a semplificare e velocizzare i rimborsi e a rivedere le detrazioni e la disciplina del gruppo IVA.

    Nella delega sono previste novità anche per altre imposte indirette tra cui:
    – Estensione dell’autoliquidazione anche per l’imposta di registro e di successione;
    – Sostituzione delle imposte di bollo, ipotecarie e catastali, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie con un unico tributo;
    – Semplificazioni nei pagamenti e negli adempimenti a carico dei contribuenti.

    TRIBUTI LOCALI
    Federalismo regionale e nuovo sistema fiscale per gli enti locali: sono i due capisaldi su cui si fonda la riforma del sistema di tassazione dei tributi locali.

    Per i tributi regionali, l’attuazione del federalismo fiscale avverrà attraverso:
    – L’accelerazione del processo di autonomia finanziaria delle regioni a statuto ordinario con la compartecipazione al gettito IRPEF e al gettito IVA;
    – La razionalizzazione dei tributi regionali.

    Per Comuni, Province e Città Metropolitane, invece, si punta ad un nuovo sistema fiscale attraverso il riordino dei tributi locali, la semplificazione degli adempimenti e l’attribuzione del gettito IMU dei fabbricati di classe D ai Comuni.

    ACCERTAMENTO
    L’obiettivo è quello di creare un nuovo rapporto Fisco-contribuenti attraverso una serie di azioni, tra cui:
    – La razionalizzazione degli obblighi dichiarativi con una riduzione degli adempimenti e l’armonizzazione dei termini tributari, dichiarativi e di versamento;
    – La sospensione nei mesi di agosto e dicembre dell’invio di comunicazioni, inviti e richieste di atti e documenti da parte dell’Amministrazione finanziaria.

    In materia di accertamento, si punta alla tax compliance volontaria attraverso:
    – L’istituzione del concordato biennale per i soggetti di minore dimensione;
    – Il rafforzamento della cooperative compliance per i soggetti più grandi.

    RISCOSSIONE E CONTENZIOSO
    Per risolvere una volta per tutte questa situazione, nella delega è prevista una semplificazione del procedimento di riscossione che avverrà attraverso:
    – Il progressivo superamento del ruolo;
    – L’accesso a forme semplificate di rateizzazione a 120 rate;
    – La maggiore efficacia e rapidità dell’azione di recupero e l’eliminazione di costi legati alle inefficienze organizzative.

    Seppure il contenzioso tributario è stato oggetto di una recente riforma, non sarà risparmiato dalla nuova delega. In particolare, si punta:
    – All’abrogazione dell’istituto del reclamo/mediazione;
    – All’introduzione di ulteriori meccanismi di deflazione del contenzioso;
    – Alla revisione del processo telematico.


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