La Riforma Fiscale 2024

Scadenze Fiscali 2024: Analisi Approfondita sulla Riforma e le Implicazioni per Casa, Immobili, Condominio, Fisco e Imprese. Scarica il Documento per Conoscere le Novità e le Opportunità del 2024.

 

CASA IMMOBILI E CONDOMINIO

Affitti brevi, cedolare al 26% a partire dal secondo immobile

Sale dal 21% al 26% la cedolare secca sui redditi derivanti dai contratti di locazione breve, in caso di affitto di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta. L’aliquota del 26% si applica a partire dal secondo immobile locato. La scelta dell’immobile su cui applicare il 21% spetta al contribuente in dichiarazione dei redditi. Previsto anche l’obbligo – ancora in attesa di decreto attuativo – di dotarsi di un Codice identificativo nazionale (Cin).

Legge 213/2023, comma 63 e Dl 145/2023, articolo 13-ter

Superbonus al 70% e solo nei condomini

Il superbonus è terminato per abitazioni indipendenti e unifamiliari (villette e unità indipendenti). Prosegue invece per condomini ed edifici da due a quattro unità di un solo proprietario, per i quali è previsto fino al 2025.

Nel 2024, però, la percentuale di detrazione scende al 70% (e poi passerà al 65% nel 2025).

Dl 34/2020, articolo 119, comma 8-bis

Vendite immobiliari, tassate le plusvalenze da superbonus

Le plusvalenze realizzate con la vendita di immobili (non prima casa) sui quali siano stati realizzati interventi agevolati dal superbonus rientrano tra i redditi diversi e sono tassabili al 26%. La tassazione scatta entro 10 anni dalla fine dei lavori.

Legge 213/2023, comma 64

FISCO E IMPRESE

Nuove aliquote Irpef e no tax area a 8.500 euro

Per il 2024, le aliquote Irpef da applicare per scaglioni di redditi sono le seguenti: fino a 28mila euro: 23% (accorpati i primi due scaglioni precedenti), da 28mila a 50mila: 35% oltre 50mila: 43%.

Le addizionali regionali e comunali si dovranno adeguare a questi scaglioni. Le detrazioni massime per reddito da lavoro dipendente aumentano da 1.880 euro a 1.955 euro, innalzando la no tax area a 8.500 euro. Il trattamento integrativo spetta per redditi complessivi fino a 15mila euro.

Dlgs 216/2023, articoli 1 e 3  

Fattura elettronica estesa a tutti i forfettari

Obbligo di fatturazione generalizzato per i contribuenti che applicano il regime forfettario, con la sola esclusione di medici e operatori sanitari, per i quali la fatturazione elettronica delle prestazioni rese ai pazienti resta vietata fino al 31 dicembre 2024.

Dl 36/2022, articolo 18, e Dl 215/2023, articolo 3

Abolizione dell’Ace a favore della ricapitalizzazione aziendale

A partire dal periodo d’imposta 2024 viene abolita l’Ace (Aiuto alla crescita economica) introdotta con il decreto Salva-Italia del 2011 dal Governo Monti.

Decreto legislativo 216/2023, articolo 5

Cambiano le agevolazioni fiscali per gli impatriati

Per i redditi prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato, entro il limite dei 600mila euro, è prevista l’imponibilità fiscale al 50% al ricorrere di specifiche condizioni, tra cui l’alta qualificazione dei lavoratori impatriati. L’imponibilità si riduce al 40% a determinate condizioni soggettive. Le agevolazioni si applicano dall’anno del trasferimento della residenza fiscale e per i quattro periodi d’imposta successivi.

Dlgs 209/2023 articolo 5

Nuovo concetto di residenza fiscale

Ai fini Irpef, si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno il domicilio o la residenza nel territorio dello Stato, o che sono ivi presenti.

Dlgs 209/2023

Semplificazione della disciplina delle controllate estere (Cfc)

Se il bilancio della potenziale Cfc è soggetto a revisione e gli esiti di tale revisione sono utilizzati dal revisore della controllante italiana, sono concesse alcune semplificazioni nel “test” per la verifica dei presupposti di applicazione della disciplina. Ad esempio, la verifica dell’assoggettamento del soggetto controllato estero a una tassazione “congrua” è effettuata con una modalità semplificata in base alla quale è “congrua”, e quindi evita l’applicazione della normativa Cfc, la tassazione effettiva del soggetto controllato estero in misura almeno pari al 15%. Esercizi che decorrono dal 31 dicembre 2023.

Decreto legislativo 209/2023, articolo 3

Incentivi per il trasferimento di attività economiche in Italia

I redditi derivanti da attività di impresa e dall’esercizio di arti e professioni in forma associata, svolte in un Paese non Ue o See, trasferite nel territorio dello Stato, non rilevano ai fini Ires e Irap per il 50% nel periodo d’imposta del trasferimento e nei cinque seguenti. Esercizi che decorrono dal 31 dicembre 2023

Decreto legislativo 209/2023, articolo 6

Attuata in Italia la global minimum tax

Istituzione dell’imposta integrativa, con aliquota pari al 15%, dovuta da gruppi multinazionali o nazionali con ricavi annui superiori a 750 milioni di euro, in relazione alle imprese del gruppo soggette a bassa imposizione.

Decreto legislativo 209/2023, articoli da 80 a 60

Diventa più cara l’Ivie sugli immobili all’estero

L’aliquota dell’imposta sul valore degli immobili detenuti all’estero (Ivie) viene equiparata all’aliquota massima Imu sugli immobili tenuti a disposizione: da 0,76% a 1,06%.

Legge 213/2023, comma 91, lettera a)

Più pesante l’Ivafe sui conti in Paesi a fiscalità privilegiata

L’imposta sul valore dei prodotti finanziari (Ivafe), dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all’estero da persone residenti in Italia è pari al 4 per mille annuo del valore, se i prodotti finanziari sono detenuti in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato individuati dal Dm 4 maggio 1999.

Legge 213/2023, comma 91, lettera a)

Tassata la costituzione dei diritti di superficie

Per effetto di una modifica del Tuir, vengono attratti a tassazione – sulla base della lettera h) dell’articolo 67 del Tuir stesso – anche i redditi derivanti dalla costituzione del diritto di superficie sui beni immobili e di altri diritti reali di godimento, in analogia alla connessione in usufrutto.

Legge 213/2023, comma 92, lettere a) e b)

Innalzato a 300mila euro il limite degli aiuti “de minimis”

Il massimale previsto per l’utilizzo degli aiuti di Stato de minimis viene innalzato a 300mila euro. Il nuovo limite deve essere rispettato nell’arco di tre anni, considerando tutti gli aiuti ricevuti a livello di impresa unica (ossia di gruppo). Sale da 500mila a 750mila euro in tre anni il limite per le imprese che forniscono servizi di interesse economico generale.

Regolamenti Ue 2831 e 2832/2023

Acconti Irpef a rate per gli autonomi

Scadenza del secondo acconto Irpef per chi a novembre 2023 ha optato per il rinvio. Parte l’eventuale rateizzazione in cinque rate mensili uguali con interessi al 4% annuo. La proroga non riguarda i contributi previdenziali.

Dl 145/2023, articolo 4

Plusvalenze da cessioni di quote: estesi i benefici Pex

Ammesse al regime di partecipation exemption (Pex) le plusvalenze realizzate da società ed enti non residenti, ove non imponibili anche in Italia oltre che nello Stato di residenza del cedente. La modifica al Tuir arriva dopo due sentenze della Cassazione.

Legge 213/2023, comma 59

Cooperative compliance per imprese da 750 milioni

Il decreto attuativo sull’adempimento collaborativo abbassa dal 2024 a 750 milioni di euro di ricavi la soglia d’accesso al regime. Prevista tra l’altro la certificazione del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale. Inoltre, si prevede: la riduzione, fino all’eliminazione, delle sanzioni amministrative in presenza di rischi di natura fiscale comunicati in maniera preventiva e completa; l’esclusione delle sanzioni penali tributarie in caso di comportamenti collaborativi (in particolare per il reato di dichiarazione infedele); la riduzione di due anni del termine di decadenza per l’attività di accertamento, che passa a tre se il professionista incaricato alla certificazione del Tcf attesta la corretta applicazione delle norme tributarie sostanziali, l’esecuzione degli adempimenti, dei controlli e delle attività indicati annualmente con decreto del Mef.

Dlgs 221/2023

Torna la rivalutazione di quote e terreni

Possibile rivalutare al 1° gennaio 2024 il valore delle partecipazioni negoziate e non negoziate e dei terreni per i beni posseduti al di fuori del regime d’impresa. L’imposta sostitutiva è del 16%; entro il 30 giugno va versata la prima rata ed eseguita la perizia sul valore.

Legge 213/2023, comma 52

Slitta di sei mesi la partenza della plastic tax – 1° luglio 2024

Rinviata di altri sei mesi la partenza dell’imposta sui manufatti in plastica monouso (plastic tax) prevista dalla manovra per il 2020.

Legge 213/2023, comma 44, lettera a)

Debutto della sugar tax posticipato di altri sei mesi – 1° luglio 2024

Nuovo rinvio per l’entrata in vigore dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (sugar tax) prevista dalla manovra per il 2020.

Legge 213/2023, comma 44, lettera b)

Compensazione dei crediti fiscali: cambiano le regole

Stop alla compensazione per i contribuenti che abbiano iscrizioni a ruolo per imposte erariali o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione per imposti totali oltre 100mila euro, per i quali siano scaduti i termini di pagamento e non ci sia stata sospensione. Obbligo per i contribuenti di usare i servizi telematici delle Entrate anche per compensare nel modello F24 i crediti nei confronti di Inps e Inail. L’attuazione, anche in progressiva, delle nuove regole è subordinata a provvedimenti attuativi d’intesa tra Entrate, Inps e Inail.

Legge di Bilancio, commi da 94 a 96

Sanatoria del bonus ricerca e sviluppo

Posticipato dal 30 novembre 2023 al 30 luglio 2024 il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, senza l’applicazione di interessi e sanzioni.

Slitta al 16 dicembre 2024 il termine per il riversamento o il pagamento della prima rata. Prorogato di un anno il termine per l’emissione degli atti di recupero relativi a crediti usati negli anni 2016 e 2017. Chi ha fatto istanza telematica di accesso alla procedura di riversamento e non ha ancora pagato nulla può revocare la richiesta entro il 30 giugno 2024 con modalità definite delle Entrate.

Decreto legge 145/2023, articolo 5

Possibile adesione al concordato preventivo biennale – 31 luglio 2024

I contribuenti soggetti agli Isa con un voto almeno pari a 8 e quelli nel regime forfettario potranno aderire alla proposta di concordato preventivo biennale: tale proposta, elaborata dalle Entrate, conterrà l’ammontare del reddito tassato per gli anni d’imposta 2024 e 2025; il contribuente pagherà le imposte reddituali su tale importo ma dovrà dichiarare tutti i ricavi e su di essi applicherà l’Iva (forfettari esclusi). Dal 2025 il termine ordinario per l’adesione sarà il 30 giugno. Il calendario è ancora in attesa dell’approvazione definitiva del decreto legislativo delegato – dopo il parere parlamentare atteso nei prossimi giorni – e del decreto ministeriale attuativo.

Decreto legislativo sull’accertamento, in attesa di parere parlamentare, articolo 9

Stop alle lettere delle Entrate ad agosto e dicembre

Nel mese di agosto e di dicembre le Entrate sospenderanno l’invio delle comunicazioni relative ai controlli automatizzati, ai controlli formali e alle liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articolo 10

Anticipo di due mesi per le dichiarazioni dei redditi – 30 settembre 2024

Anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap. Per i soggetti Ires il termine è anticipato dall’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articolo 11

Possibile adeguare le rimanenze di magazzino – 30 settembre 2024

Prevista la possibilità di effettuare l’adeguamento delle esistenze iniziali dei beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa, delle materie prime e sussidiarie, dei semilavorati e degli altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione. E’ dovuta una sostitutiva del 18%, cui si può aggiungere l’Iva a seconda del metodo utilizzato per l’adeguamento. La scelta va fatta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023.

Legge 213/2023, commi 78 e seguenti

Tax credit in salvo anche senza indicazione in dichiarazione

La mancata indicazione dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici nelle dichiarazioni annuali Ires, Irap, Iva e 770, se spettanti, non comporta la decadenza dal beneficio.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articolo 13

Gli atti della riscossione entreranno nel cassetto fiscale

Previsto il potenziamento dei servizi digitali delle Entrate e rafforzamento dei contenuti del cassetto fiscale, in cui saranno inseriti gli atti e le comunicazioni gestiti riguardanti i ruoli dell’agenzia delle entrate – Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’agenzia delle Entrate.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articoli 22 e 23

Ultimo appuntamento con la Cu per i forfettari – 31 ottobre 2024

Dall’anno d’imposta 2024 i soggetti che corrispondono compensi ai contribuenti nel regime forfetario o dei vecchi minimi sono esonerati dalla presentazione della certificazione unica (Cu): quella presentata entro il prossimo ottobre per il 2023 sarà l’ultima.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articolo 3

Addebito di scadenze future da parte delle Entrate

Contribuenti e intermediari potranno inviare in un’unica soluzione tutti i modelli F24 relativi al pagamento di imposte ricorrenti e con scadenza prestabilita, autorizzando preventivamente l’addebito in conto.

Saranno le Entrate a trasmettere le deleghe di pagamento agli intermediari della riscossione alle scadenze, con addebito diretto sul conto indicato e possibilità di usare PagoPa anche per i versamenti con F24.

Decreto legislativo sugli adempimenti approvato in Cdm il 20 dicembre 2023, articoli 17 e 18

Obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi catastrofali – 31 dicembre 2024

Le imprese con sede legale in Italia o con sede all’estero ma stabile organizzazione in Italia, iscritte nel Registro delle imprese in base all’articolo 2188 del Codice Civile, sono tenute a stipulare, entro il 31 dicembre 2024 contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente causati da calamità naturali (sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni) ed eventi catastrofici verificatisi sul territorio nazionale. Il rifiuto o l’elusione dell’obbligo a contrarre da parte delle imprese di assicurazione è punito con una sanzione da 100mila e 500mila euro.

Legge 213/2023, commi 101-122

LAVORO E PENSIONI

Tassazione dei prestiti ai dipendenti

In caso di concessione di prestiti ai dipendenti, ai fini della determinazione dell’imponibile, si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al Tur vigente alla data di scadenza di ciascuna rata o, per i prestiti a tasso fisso, alla data di concessione del prestito, e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi.

Dl 145/2023, articolo 3, comma 3-bis

Fringe Benefit, doppia soglia a mille e 2mila euro per chi ha figli

Per il 2024 il limite di non imponibilità dei fringe benefit aumenta da 258,23 euro a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico e a mille euro per gli altri lavoratori dipendenti. Entro le stesse soglie sono esentate, anche a livello contributivo, le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, nonché le spese per il contratto di locazione della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Legge 213/2023, commi 16 e 17

Premi di produttività: prelievo sostituito al 5%

Anche per il 2024, i premi di risultato e le forme di partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa potranno essere tassati con una imposta sostitutiva del 5 per cento.

Legge 213/2023, comma 18

Deduzione rafforzata per i nuovi assunti

Il costo del personale relativo alle nuove assunzioni a tempo indeterminato, che abbiano determinato un incremento occupazionale, ai fini della determinazione del reddito d’impresa,  fruirà di una deduzione maggiorata del 20 per cento. La maggiorazione potrà arrivare fino al 30% per determinate categorie di lavoratori svantaggiati.

Dlgs 216/2023, articolo 4