La centralità delle persone nella gestione delle risorse umane
Nel contesto aziendale attuale, così come negli studi professionali, è
essenziale concentrarsi sull’ottimizzazione della gestione delle risorse
umane. Questo principio può essere suddiviso in tre fattori
cruciali:
1. Conoscenza: comprendere appieno le persone all’interno
dell’organizzazione è di primaria importanza. Tuttavia, ciò solleva
interrogativi sulla gestione delle informazioni personali e sul
rispetto della privacy. Come possiamo sviluppare modelli e sistemi
di gestione per facilitare questo processo senza invadere la sfera
privata dei dipendenti?
2. Ascolto: creare spazi di dialogo è fondamentale per comprendere i
bisogni, le aspettative e le preoccupazioni dei dipendenti. Come
possiamo strutturare e implementare efficacemente questi momenti
di ascolto e tradurre le informazioni raccolte in azioni concrete?
3. Partecipazione:coinvolgere attivamente i collaboratori/dipendenti a
tutti i livelli decisionali è cruciale per lo sviluppo organizzativo. In che
misura le persone contribuiscono alla crescita dell’organizzazione e al
proprio sviluppo professionale? Come possiamo promuovere una
cultura del lavoro collaborativo e flessibile? Quali sono i limiti oltre i
quali ciò può diventare controproducente? Nel perseguire una gestione
basata sulla conoscenza, sull’ascolto e sulla partecipazione attiva dei
collaboratori/dipendenti, sorgono diverse sfide:
-Diversity, Equity & Inclusion (DE&I): è essenziale integrare la
diversità e l’inclusione in tutti gli aspetti della progettazione e dello
sviluppo organizzativo, compresi i percorsi di carriera e i sistemi di
ricompensa;
– Fluidità Organizzativa: le aziende devono essere in grado di adattarsi
rapidamente alle mutevoli sfide del mercato attraverso un pensiero
organizzativo flessibile e adattabile; il benessere stesso è un processo in
continua evoluzione ed è importante saper mantenere un’impostazione
adatta alle esigenze mutevoli dell’organizzazione del suo complesso;
– Evoluzione dei Modelli di Leadership: i leader devono sviluppare
capacità come il pensiero critico, la visione strategica e la gestione delle
relazioni per sostenere la trasformazione organizzativa; è
necessario integrare il benessere come criterio chiave nelle decisioni
organizzative considerando gli impatti sul benessere delle persone;
– Pianificazione Strategica della Forza Lavoro: è fondamentale
pianificare e gestire in modo efficace
la forza lavoro, prevedendo le dinamiche future e sviluppando strategie
di attrazione, trattenimento e coinvolgimento dei talenti;
– Misurazione e monitoraggio: implementare sistemi di monitoraggio
serve a valutare l’efficacia delle iniziative di benessere e apportare
eventuali aggiustamenti. E’ necessario misurare i risultati non solo in
termini di soddisfazione dei collaboratori/dipendenti, ma anche di
impatto sulle prestazioni
aziendali, come produttività, retention e coinvolgimento.
– Upskilling e Reskilling: investire nella formazione continua dei
dipendenti è essenziale per garantire la loro adattabilità e resilienza nel
mercato del lavoro in continua evoluzione. Sviluppare e implementare
un approccio sostenibile alla gestione delle risorse umane è un’attività
complessa che richiede una visione strategica e una pianificazione
attenta delle attività a medio e lungo termine. Incorporando il benessere
in modo olistico nella People Strategy, l’organizzazione può beneficiare
di dipendenti più felici, più impegnati e più produttivi, con conseguenti
impatti positivi sul business nel suo complesso.
La consultazione dei bilanci di sostenibilità aziendali può fornire
un’indicazione delle azioni intraprese e dell’impegno verso una gestione
delle risorse umane sostenibile, riflettendo così l’importanza di un
processo di evoluzione continua centrato sulle persone.