Cosa aspettarsi nel 2024 in relazione ai temi CSRD e ESG

Il 2024 si sta rivelando un altro anno significativo per l’Unione Europea riguardo alle tematiche green del CSRD ed ESG, dopo un intenso 2023 caratterizzato da una proliferazione di norme ESG.

  • La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è ormai pienamente operativa dal 1° gennaio 2024, sostituendo definitivamente la NFRD (Non-financial Reporting Directive). Le imprese con più di 500 dipendenti o un fatturato superiore a 40 milioni di euro sono attualmente interessate, con un progressivo ampliamento dell’ambito di applicazione negli anni successivi;
  • gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) sono entrati in vigore ed accompagnano la CSRD, offrendo standard di rendicontazione per guidare le aziende attraverso importanti aspetti come la valutazione della materialità e la catena del valore, così come l’identificazione e la gestione di tutti i rischi ESG;
  • la CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), la Direttiva sulla due diligence di sostenibilità aziendale, è stata appena approvata (con entrata in vigore nel 2027) sebbene in una versione leggermente diversa rispetto a quella inizialmente prevista (la CSDD coinvolgerà infatti le aziende con grandi dimensioni: oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di fatturato globale);
  • Il report sul greenwashing nel settore finanziario, previsto nel secondo trimestre del 2024 dalle Autorità europee di vigilanza (ESA), mira a fornire una visione comune sull’argomento nell’UE e a definire il greenwashing come una pratica che non riflette in modo chiaro il profilo di sostenibilità di un’entità finanziaria;
  • Infine, il regolamento EU Green Bonds Standard (EUGBS), in fase di attuazione a dicembre 2024, stabilisce criteri condivisi per l’emissione di green bond, fornendo agli investitori una maggiore sicurezza e alle società emittenti una maggiore certezza sulla redditività dei loro titoli verdi.