Donazioni agli eredi: esenzione per chi detiene già il controllo
L’aggiornamento normativo in materia di donazioni introduce significative novità per chi intende trasferire partecipazioni societarie ai propri eredi. La riforma, infatti, ha esteso l’esenzione dall’imposta anche nei casi in cui il trasferimento non riguardi direttamente una partecipazione di controllo, ma vada a beneficio di un soggetto che già detiene la maggioranza della società.
Un principio di continuità nella gestione del controllo
La nuova formulazione dell’articolo 3, comma 4-ter, del TUS stabilisce che l’esenzione dall’imposta sulle donazioni si applica non solo quando il trasferimento comporta il passaggio di una partecipazione di controllo, ma anche quando una quota di minoranza viene donata a un soggetto che già detiene il controllo della società.
Un esempio pratico è il caso in cui un genitore, già titolare della maggioranza di una società, doni una quota aggiuntiva al figlio che detiene più del 50% della stessa. In questo scenario, l’operazione beneficia dell’esenzione fiscale, a patto che il beneficiario mantenga il controllo della società per almeno cinque anni.
L’importanza della pianificazione successoria
Questa modifica normativa si inserisce in un quadro più ampio di razionalizzazione della disciplina fiscale dei trasferimenti a titolo gratuito. L’esenzione dall’imposta consente di agevolare i passaggi generazionali e di garantire una maggiore stabilità nella governance aziendale, senza oneri fiscali che potrebbero compromettere la continuità dell’impresa.
La possibilità di combinare questa agevolazione con altri strumenti di pianificazione, come la costituzione di holding familiari, permette inoltre di organizzare il patrimonio aziendale in modo più efficiente, riducendo il rischio di frammentazione della proprietà.
Trust e momento impositivo
Un’altra rilevante novità riguarda la tassazione dei trust. La riforma ha finalmente chiarito che l’imposta sulle donazioni si applica al momento dell’attribuzione effettiva dei beni ai beneficiari e non al semplice conferimento nel trust stesso.
Questa previsione elimina l’incertezza interpretativa che ha caratterizzato la disciplina dei trust negli ultimi anni, garantendo maggiore stabilità agli operatori che intendono utilizzare questo strumento nella pianificazione patrimoniale e successoria.
Verso un sistema più chiaro e razionale
L’attuale quadro normativo offre agli imprenditori e alle famiglie nuove opportunità per gestire il trasferimento delle partecipazioni societarie senza incorrere in costi fiscali eccessivi.
Resta da chiarire, però, se l’esenzione potrà essere applicata anche a situazioni più complesse, come la donazione di una quota di maggioranza in una holding che detiene partecipazioni di minoranza in società operative. Questo aspetto, ancora oggetto di dibattito dottrinale, potrebbe determinare un ulteriore sviluppo della disciplina nei prossimi anni.
Nel frattempo, l’allineamento tra la normativa sui conferimenti e quella sulle donazioni rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore coerenza e semplicità nella gestione delle operazioni di trasferimento patrimoniale.