Informativa sulla cessione dei crediti edilizi
Opportunità del 2024: l’acquisto dei crediti fiscali da ristrutturazioni edilizie per le società con liquidità da investire o che possano ricorrere al mercato finanziario
Il 2024 si profila come un anno cruciale per le società di capitali. Numerosi operatori nel settore edilizio hanno la necessità di cedere i crediti fiscali già maturati (derivanti dallo sconto in fattura), al fine di monetizzare tali risorse per ragioni di liquidità o per evitare il rischio di perdere tali crediti qualora non siano compensati integralmente entro l’anno di “dovuta” compensazione.
Le opportunità per il cessionario sono molteplici e vantaggiose:
- Rendimento attraente: i crediti fiscali derivanti da interventi di ristrutturazione edilizia solitamente prevedono un piano di compensazione che si estende su diversi anni, offrendo una ridotta uscita di cassa, costante nel tempo, per il pagamento delle imposte. Inoltre, l’acquisizione di tali crediti avviene solitamente a percentuali che si avvicinano all’80% del loro valore nominale per la prima annualità (vantaggio immediato 20%) per poi incrementarsi per le annualità successive (arrivando ad un vantaggio pari al 45%), assicurando rendimenti significativi per le società di capitali. Naturalmente, gli acquisti in blocco di più annualità scontano condizioni più vantaggiose rispetto all’acquisto di una singola annualità, raggiungendo rendimenti attualizzati netti del 20% (già al netto del costo del denaro presunto);
- Sicurezza: le attività di due diligence, di cui si occuperebbe il nostro Studio, condotte in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 121 del DL 34/2020 e dalla Circolare n. 23/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, assicurano una rilevante limitazione del rischio. Oltre al controllo della regolarità documentale, possiamo allargare l’ambito di analisi coinvolgendo nei controlli altri professionisti specializzati in materie edilizie ed urbanistiche;
Studio Bongiorni, con la propria esperienza e competenza, svolge le attività di due diligence in linea con le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, al fine di limitare la responsabilità solidale del cessionario nonché può favorire l’incontro tra i soggetti interessati a cedere i crediti fiscali (le imprese edili ed i general contractor) ed i soggetti cessionari (operatori economici che hanno interesse a compensare i crediti acquistati con i debiti fiscali: ritenute e contributi su personale, Iva, imposte e tasse).
Situazione del mercato
In sintesi, un insieme di fattori congiunti che interessano i soggetti cedenti (Imprese edili e general contractor) sta redendo possibile il verificarsi di queste opportunità:
- A seguito dello stop all’acquisto dei crediti fiscali da parte delle banche, avvenuto con un cambio repentino di legge nella primavera del 2023, molte imprese si sono ritrovate nella disponibilità di ingenti crediti fiscali (derivanti dagli sconti in fattura effettuati ai committenti dei lavori) con l’impossibilità di monetizzare nel breve termine;
- i crediti fiscali sono compensabili in più annualità a seconda del tipo di intervento di ristrutturazione e della connessa norma agevolativa. I crediti non compensati nell’esercizio di riferimento sono persi, non essendo riportabili in avanti;
- negli anni tra il 2020 e il 2023, in cui le misure agevolative erano nella piena operatività, le imprese edili hanno incrementato notevolmente il fatturato e i margini. Questa extra marginalità aiuta gli operatori a “digerire” sconti di rilevante entità in situazioni di necessità;
- Il calo del business a livelli pre misure agevolative, ha due conseguenze rilevanti: (i) minori imponibili su cui calcolare imposte da compensare e (ii) maggiore fabbisogno finanziario da parte delle imprese.
Profili di rischio per i cessionari
In merito ai potenziali profili di rischio la norma (art.121 del D.L. 34/2020) prevede che:
- In via preliminare ne risponde il beneficiario della detrazione, ossia il committente dei lavori;
- la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari per il pagamento dell’importo è possibile in presenza di concorso nella violazione, con dolo o colpa grave.
Inoltre, viene specificato che, il concorso nella violazione che determina la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari è in ogni caso escluso con riguardo ai cessionari che dimostrino di aver acquisito il credito di imposta e che siano in possesso dell’adeguata documentazione relativa alle opere che hanno originato il credito di imposta.
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 23 del 23 giugno chiarisce, inoltre, che il cessionario deve applicare la specifica diligenza richiesta, da valutare caso per caso, attraverso la quale sarebbe stato possibile evitare la realizzazione della violazione e l’immissione sul mercato di liquidità destinata all’arricchimento dei promotori dell’illecito.
Conclusione
L’acquisto dei crediti fiscali rappresenta un’opportunità vantaggiosa e altamente remunerativa, legata a ragioni di opportunità sia per la parte cedente che per la parte cessionaria.
Al fine di limitare i profili di rischio e di massimizzare i benefici finanziari, risulta necessario effettuare le dovute verifiche documentali e fattuali, attività che lo Studio Bongiorni può fornirvi grazie all’esperienza e professionalità maturate sul campo in numerose operazioni concluse con successo.